26 febbraio 2006

Rachele Fanclubbista per caso

Funziona meglio della lobotomia.
Annulla momentaneamente tutti i tuoi problemi.
Nuoce meno alla salute di una bottiglia di vodka.

Stasera sfida Aquile contro Pinguini.
Forza Pinguini e Forza Dianetti.

scritto da Rachele alle 7:07 PM | 1 commenti | Trackback

22 febbraio 2006

Senza parole

Ho guardato dentro una bugia, e ho capito che è una malattia che alla fine non si può guarire mai; e ho cercato di convincermi che tu non ce l'hai. E ho guardato dentro casa tua e ho capito che era una follia avere pensato che fossi soltanto mia e ho cercato di dimenticare di non guardare.

Sorrido camminando sotto la pioggia.
Una sigaretta in mano e qualche fitta allo stomaco.
Un sacchetto con una gonna di quelle che fanno la ruota larga larga.
Una maglia, a righe, rosa.
Rosa, sì. Ogni tanto bisogna pur saper azzardare un colore.
Il cappello mi ripara dalle goccioline, i capelli si arricciano e io sento la primavera.
Piccole cose.

E ho guardato la televisione e mi è venuta come l'impressione che mi stessero rubando il tempo e che tu, che tu mi rubi l'amore. Ma poi ho camminato tanto e fuori c'era un gran rumore che non ho più pensato a tutte queste cose.

Strano.
Ho passato gli ultimi quarantasei giorni a pensare che in realtà non potevo più appartenere a nessuno, che la mia libertà era assieme la mia forza e la mia condanna.
Non so perchè ho tentato di convincermene, forse perchè mi mancava il coraggio d'ammettere quanto in realtà t'appartenessi.
Ogni tanto anche a me manca il coraggio.
Ora che ce l'ho resto con la mia gonna che m'accarezza le gambe a fissare un futuro a forma di punto di domanda.
Non posso controllarlo.
In realtà non voglio neppure farlo.

E ho guardato dentro un'emozione e ci ho visto dentro tanto amore che ho capito perché non si comanda al cuore.

Odio Vasco Rossi.
Eppure ogni tanto non riesco a fare a meno di ascoltarlo, e alcune volte mi commuovo urlando a squarciagola sugli scalini di casa le sue parole.
Piango e sorrido al tempo stesso.
Io, fragile bimba di fronte all'ignoto.
Devo solo aver fiducia nel futuro.

Va bene così.

scritto da Rachele alle 6:25 PM | 3 commenti | Trackback

21 febbraio 2006

Senza perdono

Sparami addosso, bersaglio mancato.
Provaci ancora, è un campo minato.
Quello che resta del nostro passato non rinnegarlo. È tempo sprecato.
Macchie indelebili coprirle è un reato. Scagli la pietra chi è senza peccato.
Scagli la pietra chi è senza peccato.
Scagliala tu perché ho tutto sbagliato.

Viaggio in treno fissando il vuoto oltre il finestrino.
Scelte spietate come solo i miei occhi sanno essere a momenti.
L'ho già fatto molto tempo fa.
Solo non me ne ero accorta.

Parla in fretta e non pensar se quel che dici può far male. Tanto non cambia l'idea che ormai ho di te: verde coniglio dalle mille facce buffe.

scritto da Rachele alle 6:24 PM | 2 commenti | Trackback

18 febbraio 2006

Outing

Da tempo oramai si sa che se giungesse sotto casa mia un uomo come Seth nulla basterebbe a trattenermi dal fuggire romanticamente avvinghiata a lui.
Il fatto è che da un po' di tempo a questa parte s'è aggiunto un altro uomo nel mio immaginario. Trattasi del Dianetti, Mercuzio per gli amici.
Sì, avete capito bene. Andrea Dianetti. Quello di Amici. e sì, me ne vergogno.
Anche perchè la cosa mi crea non pochi problemi in quanto ogni volta che mi ritrovo a professargli amore eterno davanti al televisore meditando di inviargli una proposta di matrimonio via mail. Pare che il ragazzo sia dell'87, pare; va bene che ne dimostro meno ma quattro mi sembrano tantini...
Se però qualcuno di voi lo conosce e reputa questa unione possibile non si faccia scrupoli a presentarmelo.
Visto che a quanto pare oggi gira che vi rendo partecipi dei lati più biechi del mio subconscio sappiate che guardo anche Uomini e Donne. E tifo Paola per Salvatore e Nunzia per Alessandro.
Sono questi i momenti in cui mi rendo conto d'aver qualche problema serio.

scritto da Rachele alle 5:26 PM | 10 commenti | Trackback

In colpevole ritardo

Oramai quasi due settimane fa è venuto a trovarmi Samu.
Mi ha aspettato senza protestare mentre finivo di fare la tinta, ha minacciato di sotterrarsi mentre con nonchalanche facevo svuotare il banco frigo ad un commesso del Billa e si è lamentato indegnamente della mia cucina. Quest'ultima parte perchè da attento indagatore dell'animo umano aveva capito che insultare il mio ruolo di cuoca era la cosa che più poteva darmi fastidio...
Ha scritto qui e qui delle cose bellissime su di me, e mi ha fatto un sacco di foto con cui potrà ricattarmi un giorno, se mai combinerò qualcosa di sensato nella mia vita. Ha raccolto l'approvazione delle coinquiline e non fossi stata moralmente impegnata un pensierino ce l'avrei anche potuto fare; il problema poi la sua quasi-fidanzata mi avrebbe rintracciata per coprirmi di pece e piume, ma quella è un'altra storia...
Insomma, c'è anche bella gente tra i blogger...non l'avrei mai detto... :-P

scritto da Rachele alle 4:00 PM | 2 commenti | Trackback

12 febbraio 2006

Momenti/2

Ci sono momenti che sono semplicemente più difficili degli altri.
Quando a casa non c'è nulla che vada bene da qualsiasi fronte tu possa vederla.
Quando non sai fino a che punto puoi fidarti dei tuoi amici.
Quando quella sensazione di solitudine profonda che ti porti sempre appresso si fa più cruenta, e crudele.
Quando capisci che stai scivolando implacabilmente verso qualcosa che non volevi, non vuoi, e se nessuno fermerà la tua corsa saprai di valere ancor meno di quel che pensavi.
Quando capisci che per "salvarti" devi avere le palle di andartene di casa, trovarti un lavoro e mantenerti da sola.
Quando ti senti solo fragile ed impotente e vorresti solo farti piccola piccola in un abbraccio che hai paura di non ricevere mai più.
Quando vorresti tornare indietro, ma sai d'aver ragione e che l'hai fatto a pezzi troppe volte quell'orgoglio senza che venisse capito davvero, ma hai paura che nessuno venga a prenderti.
Perchè nessuno s'è mai preso "cura di te" sul serio, ma forse il motivo in fondo è solo che non sei poi così speciale.
Ecco, sono solo momenti più difficili.
Forse prima o poi qualcuno verrà a prendere anche me.
Forse.

scritto da Rachele alle 12:53 PM | 7 commenti | Trackback

10 febbraio 2006

Momenti

Si addensano le lacrime sugli occhi, senza un particolare motivo, al termine di una giornata di routine.
E metti a fuoco il magone che ti ferisce giorno dopo giorno.
Non vuoi più essere toccata da un uomo.
Mai più.
Perchè è più facile desiderarti che volerti.
E a conti fatti nessuno vuole te.
Già.
Peccato.

scritto da Rachele alle 7:15 PM | 5 commenti | Trackback

06 febbraio 2006

L'arte d'attraversare la strada/1

Al momento di lanciarti sulle strisce aspetta che passi una BMW.
Nessun uomo metterebbe a rischio la carrozzeria.

scritto da Rachele alle 6:26 PM | 4 commenti | Trackback

01 febbraio 2006

Vota Rachele

Non c’è un leader dell’Unione che sia uno in grado di pronunciare una frase sensata senza nominare Berlusconi dalle due alle trenta volte.

Dall’altra parte della barricata il suddetto ha evidentemente lo stesso problema con le espressioni “toghe rosse” e "comunisti".

Pannella tenta di dare un senso di stabilità lasciandosi morire di fame come al solito.

In tutto questo la Chiesa afferma che non s’intrometterà nell’andamento di queste elezioni politiche minacciando tuttavia anatemi per chiunque si azzarderà anche solo lontanamente a proporre alternative sensate al matrimonio o a mettere in dubbio la sacralità della vita sin dal suo inizio fino alla NATURALE conclusione (invito ogni medico a non intervenire, in coscienza, nel caso d’infarto del Cardinal Ruini, onde non ostacolarne la naturale fine.)

Sto cercando con tutte le mie forze un motivo sensato per non dare fuoco alla mia tessera elettorale.

scritto da Rachele alle 12:31 PM | 15 commenti | Trackback

Le parole più belle che qualcuno abbia mai scritto per me

30/01/06, h. 7:02

Bene, anzi proprio bene non direi perchè oggi sembra essere giorno di partenze per tutti; E così se ne andò scappando dai mille problemi, reali o immaginari questo non ci è dato saperlo cari lettori, fatto stà che se ne andò.
La meta non era definita, probabilmente prese il treno che piùvelocemente l'avrebbe portata lontano, quello che più velocemente avrebbesoddisfatto il suo desiderio di fuggire dai confini di questa vita scomoda...L'ho sempre capita fin troppo bene quella ragazza, talmente bene che alle volte le dava persino sui nervi ma al contempo malgrado riuscissi a penetrare nel profondo delle sue inquietudini nella mia immaginazionela sua figura era sempre rappresentata come un gigantesco punto di domanda. Un interrogativo cosmico, sul quale scervellarsi come quando si è alleprese con qualche pagina del Sudoku, passatempo ormai indispensabile per tutte le ore di lezione, poco ingombrante, chiaro, veloce.
Ma il punto di domanda mal si scontrava con un altro punto, della stessa specie, il mio. Le due capirono che i due punti erano compatibili, anzi perfettamente adattabili l'uno all'altro, oserei dire che combaciavano a meraviglia, in fondo erano la stessa cosa, due enormi punti di domanda che alle volte si trasformavanoin meravigliosi punti esclamativi ed altre volte in ambigue parentesi. Mi è sempre piaciuto questo in lei, il fatto di avere bisogno di poche parole per comunicare, quando invece i discorsi si facevano lunghi era semplicemente per il nostro piccolo difetto di logorrea che di tanto in tanto ci colpiva ma in realtà non c'era bisogno che di poche parole.
Stima di se ne aveva molta davanti agli sconosciuti con i quali attaccava improbabili conversazioni ma davanti a sè stessa o alle persone che la conoscevano per quello che era non ne aveva per niente. O almeno era quello che voleva far credere...Chissà in questo momento potrebbe essere dovunque, ha sempre avuto infatti la peculiarità di ritrovarsi nelle situazioni più strane ed inaspettate, quelle tipiche situazioni che uno crede di poter vedere solo nei film e invece, credeteci, a lei succedevano sul serio. Mi ricordo quando la chiamai un giorno e mi rispose un tassista al posto suo...quando le scoppiò la caldaia, quando si ritrovò ad aspettare qualcuno dei suoi uomini, innumerevoli volte davanti ad un tempio ebraico per la consueta "guardia" del venerdì; aneddoti del genere frequentandola diventano all'ordine del giorno.
Ma alla fine torna sempre, è viva e pronta ad affrontare qualche nuovo imprevisto che continuamente la vita le pone di fronte. Ah donna! Sono sicura che tornerà viva anche questa volta e speriamo più forte, sempre in fedele compagnia di suo figlio, il piccolo MAC OS 15 pollici.
Buona fortuna compagna di sventure e avventure.

scritto da Rachele alle 12:18 PM | 0 commenti | Trackback