31 luglio 2006

Sentirsi sollevati

Dal balcone di casa mia ho potuto contare ben cinque parafulmini.

scritto da Rachele alle 2:03 PM | 2 commenti | Trackback

Come difendersi dai fulmini?

Diciamo che l'ondata di fulmini che si sta abbattendo sull'Italia mi ha gettato in una situazione di panico non indifferente.
Ho addirittura scucito la fibbia in ferro del mio costume da bagno, per dire.
E per qualche strano motivo ho come la vaga sensazione che se un fulmine colpisse un battello actv con la sua bella conchiglia in metallo tutti i passeggeri a bordo finirebbero zincati come zanzarine.
Sto iniziando a calcolare gli effetti del fulmine nel caso colpisca un treno.
Fino a ieri stavo in una piscina coperta da pannelli di vetro a chiedermi se il vetro riparasse dai fulmini.
Poi è subentrata l'ansia di capire se il fulmine entra dalle finestre, e così via.
Grazie al cielo a casa non ho la televisione, perchè dalla tv entra in casa e lo so perfino io.
Inutile dire che nel tempo libero ho letto tutti i trattati in materia.
L'unica cosa che un po' mi consola è che Venezia è protetta da una fitta rete di parafulmini, e a che ne so io ce ne stanno un paio anche al Lido lungo la spiaggia.
Per il resto necessito fortemente di vacanze.
Credo sia evidente.

scritto da Rachele alle 12:29 AM | 2 commenti | Trackback

27 luglio 2006

Soundtrack 26-07-06

Perchè sei un essere speciale, ed io avrò cura di te.

scritto da Rachele alle 1:35 AM | 3 commenti | Trackback

24 luglio 2006

Voglia di...

Voglia di mare, di sabbia sui capelli e tra le dita.
Di un bacio che sappia di sale, di un abbraccio che mi tenga compagnia anche nell'assenza.
Voglia di vacanza, quella nella testa, di lunghe passegguate, di serate seduti ad un bar, di film al cinema all'aperto, di quella normalità che sa d'amore.
Voglioa di un"ti amo" che le tue orecchie ed il tuo cuore non sano che suono abbia.
Voglia di risposte, di certezze, di futuro, di piccoli passi segnati sulla sabbia.
Voglia di costruire, di crescere.
Voglia di.
Vuoi...?

scritto da Rachele alle 10:27 PM | 2 commenti | Trackback

23 luglio 2006

What a wonderful world...

Si è finiti su un marciapiede a fissare l'alba dietro gli edifici di cemento.
Lo stomaco pieno di bomboloni e con ancora lo spuntino delle tre da digerire.
La stanchezza, il cielo a schiarirsi sempre più velocemente.
E sullo sfondo le note della "Milonga", circondati dalle luci colorate sulle vecchie mura della città.
E la strada, a cavalcioni sulla canna di una bicicletta ad aver voglia di allargare le braccia, a prenderlo tutto il vento, ad abbracciare il mondo, canticchiando "la cura".
Sentirsi come la principessa delle fiabe.
Perchè è nella semplicità che stanno i momenti più belli.
Tanto belli da piangere con quel nodo che ti si scioglie dentro.
Chè forse è molto vicino il giorno in cui potrai smettere d'avere paura...

scritto da Rachele alle 5:39 PM | 1 commenti | Trackback

19 luglio 2006

Resistere, resistere, resistere!

Questa è la fase critica, quella in cui di solito vado dal parrucchiere e riporto i capelli appena sotto le orecchie.
Ho bisogno di motivazioni.
Per non farlo, ovvio.

scritto da Rachele alle 12:11 AM | 2 commenti | Trackback

17 luglio 2006

Tanti auguri!!! [come passa in fretta il tempo...]

17/07/2003 - 17/07/2006

Tanti auguri blogghino.
Diamine, son tre anni, come son passati in fretta.
Che contenitore immenso sei diventato nel frattempo...
Ne abbiamo viste tante assieme io e te, tantissime.
Abbiamo fatto arrabbiare più di qualcuno e abbiamo rischiato giusto un paio di denunce.
Ti ho chiuso un paio di volte da vera blogger che "io non sono una blogger".

Ho conosciuto persone meravigliose grazie a te.
Dovrei elencarle tutte ma non ci starebbero, e non voglio correre il rischio di dimenticare qualcuno..
Tra tutti c'è chi ho incontrato una sera due anni esatti fa, guarda le coincidenze...e, un bel po' la vita me l'ha cambiata...

Ho anche ritrovato amici persi per strada che per curiosità o noia cercavano il mio nome su internet e si ritrovavano così in possesso del mio indirizzo mail.
Ho partecipato ad una blogfest.
Ho ricevuto un sacco di complimenti per una foto fatta troppo bene.
Ho trovato fonti inesauribili di buona musica.
Hai assistito in diretta alla nascita di mia sorella.
Hai ospitato il sondaggio per deciderne il nome e hanno votato un sacco di persone.

Ho visto qualche blogger farsi divorare dal suo blog.
Ho imparato ad amarti, ad odiarti, a considerarti inutile, ad usarti per esperimenti sociologici.
Ti ho fatto fare la grafica nuova dopo due anni e mezzo che te la promettevo.

Sono stata una madre degenere per te ed in tre anni è la prima volta che mi ritrovo a ricordare il giorno della tua creazione.
Passa troppo in fretta il tempo.
Tre anni, mannaggia.

scritto da Rachele alle 1:03 PM | 4 commenti | Trackback

16 luglio 2006

Eccomi

E poi, e poi vorresti solo fermare il tempo.
Sui fuochi d'artificio dall'alto della laguna, sul vino su tutte le lacrime che ci sono state, su tutta la fatica fatta per arrivare fino a lì.
Su qualcosa costato due anni esatti di dialogo, di scazzi, di andare avanti nonostante tutto, di notti orribili e di migliaia di canzoni ascoltate con l'i-pod tra le lacrime da sola in un punto qualsiasi di una città a caso.

Perchè quando qualcosa ti costa così tanto assume un valore innestimabile quando lo ammiri in tutta la sua perfezione, nei respiri fatti appositamente per quel luogo, per quel momento, per te.
E nessuno può capirlo, da là fuori, nessuno può capire le punte di felicità estrema, a momenti commovente che si riescono a toccare davanti a un piatto di frittura della mista, bevendo quanto basta, ridendo.
Nessuno da fuori può vederlo perchè non l'ha provato sulla pelle, non ha passato metà marzo con un peso sullo stomaco, non ha macinato chilometri su chilometri in un senso e nell'altro,non c'era in tutti quei momenti di crescita che hanno iniziato a creare un piccolo universo di felicità, forse non perfetto agli occhi dei più, ma perfetto per te, perfetto e basta difetti inclusi, perchè quelli sono solo una parte.
Forse evidente, mentre il resto è fragile, delicato, privato ed intimo. Ma certo di minore importanza.

Forse non è un punto d'arrivo, forse è solo l'ennesimo punto di partenza e ci saranno altri margini più ampi di felicità, tra tutti gli alti e bassi che arriveranno. Perchè ci saranno anche alti e bassi, eccome se ci saranno. Ma non intaccheranno la sostanza, e daranno altra forza.
E c'è chi non può capirlo da là fuori, non può vederlo, toccarlo e sentirlo sulla pelle quanto me.
Scettici, pessimisti, o forse è solo voglia di criticare qualcosa senza conoscerne fino in fondo la sostanza.
Ma sono felice da aver voglia di piangere di gioia oggi, e, tra i soliti alti e bassi, da un po'.
E ho neppure le parole per esprimere quanto valga tutto questo per me.

Quel che conta è il viaggio.
Fatto di piccoli passi, dell'averci messo tanto amore e una vita ad arrivare fino a qua.
Ed è straordinaria la vita.
Per quello che riesce a regalarti e perchè ti ha dato il tempo necessario per costruirlo.

scritto da Rachele alle 1:10 PM | 0 commenti | Trackback

15 luglio 2006

E la polveriera esplose dove la sottoscritta non se l'aspettava...

Lasciare la pagina della diretta di repubblica a fare refresh e tornare a guardarla ogni due ore mette un ansia non indifferente.

Intanto in Italia dopo il ghetto di Roma è toccato a Padova (serve registrazione) essere sfregiata.
Purtroppo la notizia è uscita solo sul corriere, peraltro ben nascosta, senza richiami in prima pagina. Perfino il Gazzettino sembra omettere colpevolmente la notizia.
Nessuna edizione online riporta la cosa.
Secondo la sottoscritta non è un bel segnale.
E, purtroppo ultimamente sono troppi ad usare un antisemitismo neppure troppo velato come scusa per attaccare la politica di Israele.
Bisogna scindere signori, scindere.
E non dite che sono "i soliti quattro idioti".
Sappiamo tutti quanti che così non è.

scritto da Rachele alle 1:33 PM | 2 commenti | Trackback

13 luglio 2006

bruciore

E tutto su un colpo piangi.
E vorresti solo essere abbracciata.

scritto da Rachele alle 6:34 PM | Trackback

10 luglio 2006

The day after.

Il giorno dopo arriva sempre.
Il giorno dopo è sempre assieme dolcissimo e malinconico al tempo stesso.
Ha il sapore del primo abbraccio nell'euforia collettiva, abbraccio denso di sudore, d'affetto, di impeto, di pelle, di "quella" pelle, di tutto ciò che c'è stato per arrivare a quel punto.
Ha i colori di una bandiera sventolata dal tettuccio di una macchina, della confusione, dei vetri rotti, del fumo, del vento sotto la gonna, di un manico di scopa come asta portabandiera.

Un giorno ci saranno i miei figli ad appassionarsi dietro ad uno schermo, la bandiera sulla testa, il corpo ad oscillare avanti ed indietro in una muta preghiera silenziosa, "fa che non sia come l'altra volta, ti prego, ti prego, ti prego...".
Non mi cambierà la vita, ma rimarrà indelebile nei miei ricordi.
Il momento, quel momento, tutto quel che c'è stato prima e il dopo.
"Il" momento, quello che si ricorda e di cui si parla a distanza di anni.
"Ricordi le pizze per terra, le birre, le formazioni strategiche tra sedie e divano per scaramanzia? Eravamo là, eravamo noi, ricordi? Mi hai pure spaccato un piede."

Ricordi.
E' tanto che ne collezioni, ricordi momenti felici, li accantoni in un angolo e ne fai tesoro, cerchi d'imprimerli a fuoco nella tua mente, perchè nessuno debba mai portarteli via, perchè son troppo importanti.
Il giorno dopo sai di avere ancora sulla pelle appiccicosa il profumo dell'incenso e dell'acqua saponata, i becconi delle zanzare, la pasta al pesto sullo stomaco, lo sguardo sognante, l'espressione estatica.

Il giorno dopo dovrebbe durare per sempre.

scritto da Rachele alle 4:22 PM | 3 commenti | Trackback

08 luglio 2006

Wishing list

Sole, spiaggia, passeggiate, film all'aperto, patatine fritte, lezioni di, confronto, dialogo, un girasole.
Risposte, abbracci.
Un lieto fine.

scritto da Rachele alle 1:39 PM | Trackback

02 luglio 2006

Flashback [L'amore è bello solo se lo fai con me, allora che ti meravigli]

Io che non ho capito niente, tu che non mi basti mai e mi dai tutto. Io che non so fermare il tempo, tu che non mi vedi mai e sono dappertutto.

Ci sono sensazioni che non si possono vendere e comprare.
L'ultimo bacio prima da andare. "Dai su, faccio tardi, poi coi miei sai come finisce".
Quel "Non ti lascerei mai andar via" che sale su fino in gola, anche se chi si sta salutando non parte per il fronte.
Il tono della voce, lo stare immobili a guardare se si volta prima d'andarsene, perchè deve essere tuo l'ultimo sguardo, tuo e di nessun'altra.
I "ti amo" lasciati a fior di pelle, perchè ci vuole coraggio dire "ti amo" a qualcuno quando sai perfettamente che non ne riceverai indietro una risposta, è difficile, è un gioco al massacro.
Sensazioni, l'odore di una pelle che non puoi dimenticare perchè è come fosse la tua, e poi quel momento, quello in cui non è possibile essere più felici, e vorresti stamparlo, imprimerlo a fuoco, dire "ehi, ricordalo per favore, ricorda questo quando inevitabilmente litigheremo o ci saranno dei problemi".

Come l'estate, ora e per sempre tornerà la nostra storia, ora e per sempre senza grida, come un bacio. Come la pioggia il sentimento spegnerà la nostra rabbia, solo una goccia sopra il viso poi ancora il sole.

Le giornate che si sono allungate, il gelo dell'inverno che sembra lontanissimo, ha lasciato spazio al vento tiepido, alle maglie scollate, alle gonne senza calze, ai sandali.
Un'altra estate che inizia, e a te ancora manca quel lento ballato sulla sabbia, a piedi nudi, sotto le stelle, con un vestito bianco, un girasole tra i capelli e un bicchiere di vino tra le dita.
E' così che lo immagini, anche se in realtà non t'importa poi così tanto che sia così.
E' solo un gesto, un gesto carico di significato, ma lo sostituiresti volentieri con un altro gesto, uno qualsiasi, un segno a caso.
Perchè in fondo lo sai, che tra le cose che può dare la vita nulla riesce a riempire il cuore come quei piccoli gesti, quei momenti teneri ed indimenticabili, le piccole attenzioni, il sentirsi amati.
E chi non lo capisce forse vivrà una vita con meno picchi in alto ed in basso, più serena, meno tormentata.
Ma a conti fatti secondo me ci perde.

scritto da Rachele alle 6:41 PM | 10 commenti | Trackback