31 ottobre 2006

Buoni propositi da vacanza di halloween

Mi do 15 giorni per riaggiornare i link e mettere a posto un paio di cosette nel blog.
Nel caso faccia la scansafatiche per favore ricordatemelo, che qui è da minimo sei mesi che mi riprometto di farlo...

scritto da Rachele alle 11:37 AM | 3 commenti | Trackback

30 ottobre 2006

La poesia nel 2006

E sono in pochi a potermi capire.
Ma v'è un qualcosa di tremendamente poetico nello stare seduta su un lastrone di marmo bianco, le gambe incrociate, il cibo cinese take away accanto, una bicicletta e un computer sulle ginocchia.
Guardando Ferrara.

scritto da Rachele alle 8:30 PM | 3 commenti | Trackback

Massimo, Massimo, Massimo, Massimo...

Cacciari in piazza contro la Finanziaria.

Sfido che ci han trattato male in finanziaria.
Abbiamo denunciato il loro essere viscidamente asserviti nel rifinanziare il Mose e siamo in una situazione di politica cittadina che esula da qualsiasi logica di partito.
E questo non va bene.
Mi spiace per Cacciari perchè nel suo perseguire certe idee è come se si stesse scavando la fossa da se politicamente parlando. Ma tanto più l'apprezzo per quello.


Adesso su, manca poco, un passetto ancora e la via verso la costituzione della città stato sarà spianata.
E' aperta la raccolta di firme per candidarmi sindachessa alla prossima tornata elettorale.
Prometto di distruggere il Mose a picconate e di tentare d'interrare il canale dei petroli con secchiello e paletta, me lo stanno pure allargando, quindi probabilmente la cosa prenderà del tempo.
Ma assicuro che una volta chiuso non ci sarà più bisogno d'essere salvati dalle acque da chicchessia.

scritto da Rachele alle 12:15 PM | 0 commenti | Trackback

25 ottobre 2006

Here we are...

23.

[...continua...]

scritto da Rachele alle 8:11 AM | 11 commenti | Trackback

24 ottobre 2006

Meno uno

...
C'è una pantegana davanti alla porta dell'ufficio, pare moribonda.
Chiara urla "signora attenzione" ogni volta che qualcuno rischia di schiacciarlo.
Nel frattempo fa la cronistoria dei suoi movimenti.
Pare in questo momento stia pregando perchè l'acqua alta non la raggiunga per annegarla.
E manifesta serie intenzioni d'entrare da noi.

L'acqua alta assedia l'ufficio.
Ma sopravviveremo.

Ah, meno uno.

scritto da Rachele alle 11:33 AM | 7 commenti | Trackback

19 ottobre 2006

...

...
In fondo quando arrivi a due terzi vorresti anche poterlo ricordare...
...

scritto da Rachele alle 11:14 PM | 7 commenti | Trackback

17 ottobre 2006

Work in progress

[arrivo]

scritto da Rachele alle 9:22 AM | 0 commenti | Trackback

15 ottobre 2006

Perchè sei un essere speciale, ed io avrò cura di te...

Ci son momenti che vorreisti fermare, riuscire a conservare immobili, immutati, perchè non ce foto e non c'è filmato che possa catturare quelle sensazioni, quegli occhi...
Ci son momenti felici, puramente felici, profondamente felici su tutti i fronti, di quelli che si sa che non torneranno, non perchè poi le cose andranno peggio, ma solo perchè è così, è nell'ordine della Vita.

Non tornerà la mia mano sulla pancia ad accarezzare il tuo tallone che spingeva nel sentire il calore, nel rispondere a quando ti chiamavo "gatto", non torneranno quei tuoi primi attimi, quella volta in cui hai avvicinato la tua testa alla mia per dirmi che mi volevi bene, la prima volta in cui hai nettamente pronunciato "Ra", tutti i momenti in cui mi guardavi con gli occhi di chi sa già tutto.
Non tornerà il periodo in cui non parlavi, non camminavi e ti affidavi completamente a noi,non tornerà nessuno di questi momenti in cui specchiarmi nei tuoi occhi mi commuove e sei così felice e ridi coi denti larghi che hai preso da me, e ridi e c'è solo gioia, completa ed abbandono.

Non torneranno i capelli del papà, nè la spensieratezza della mamma nelle foto con me alla tua età, non torneranno i miei momenti con loro, tanti, diversi, a volte mi ritornano in mente e ho voglia di piangere, ci si sente così forti da bambini nel lettone di mamma e papà, si da per scontato tutto, che nulla ci possa toccare, che nulla ci possa far male.

Non torneranno più questi giorni felici dove oltre a tutto questo e alla mia enorme e chiassosa famiglia ho te, Eugenio.
Vorrei poter bloccare questo periodo, vorrei che le persone che ho accanto e che amo dovessero non mai soffrire, vorrei ci fosse un modo per proteggervi e nascondervi da tutto il male del mondo.
Vorrei potermi portare sempre addosso la sensazione di noi due abbracciati in quello spazio piccolo, stretti, e tutto il male del mondo là fuori a non poterci toccare, a non toccare nessuna delle persone che amiamo.
Vorrei poter dire grazie a quel Qualcuno lassù di avermi dato fiato, vita e tempo per arrivare a toccare con mano dei mesi così felici.
Non torneranno, ce ne saranno altri, ce ne saranno anche di meno felici.
Ma questi ultimi mesi sono stati impagabili.
Quanto le persone cheho avuto accanto.

scritto da Rachele alle 10:21 PM | 1 commenti | Trackback

12 ottobre 2006

ohpporcaccialamiseriaccia

...
E' successo un bel disastro.
Dite una preghierina e affidatemi a una qualsiasi divinità dell'Olimpo, del Parnaso, del firmamento celeste o del cerchio della vita che possa garantirmi un minimo di protezione.
Che sto giro ne ho davvero bisogno, ma proprio tanto.
Paperinik, salvami tu!!!

scritto da Rachele alle 11:04 AM | 1 commenti | Trackback

08 ottobre 2006

L'amore ai tempi del caos...

E mi lascio andare al sonno quando fuori oramai è l'alba e so di essere una principessa...
Una principessa dei nostri tempi.
Che scende da una carrozza del treno.
E là trova un uomo meraviglioso che la trasporta a bordo di una uno grigia, perchè i cavalli al giorno d'oggi per le strade fanno fatica.
E quella macchina potrebbe raccontare tantissime cose se solo avesse le parole, a partire da quei primi baci timidissimi quando scesi dal treno a Ferrara per fare il viaggio fino a Padova tenendo la mano sulla tua, ascoltando Vasco in autostrada. Sa di casa quella macchina, sa di noi due, sa di posti, di giri, di strade, di discorsi, di lacrime grosse, tonde e rotolose di baci dal finestrino prima di lasciarti partire, di musica, di baci ai semafori, di giri per le strade, di parole, di tenerezza, di attimi da ricordare.
E poi stare là a guardarti, e pensare che sei bellissimo, tutto curato così, per uscire con me, con me e con nessun altra, e ascoltare la tua voce, le parole pacate, i baci sopra la pizza, la nebbia fuori che non può far male, le stradine di Ferrara, il tenere la tua mano orgogliosa, guardarti senza riuscire a crederci.
Arrivare sotto quella che sarà "casa" e fissare in alto, sapere che ti rende felice avermi là, sentire le tue mani stringermi, camminare e chiedere "dove andiamo ora?" ed essere lentamente accompagnata al cinema. E fa venire voglia di piangere e ridere, seduta, tra il film e i baci, e il poter toccare con le mani un sogno.
Un sogno semplicissimo, eppure così prezioso.
Forse tutte le principesse son convinte d'essere le sole e le uniche ad essere così felici.
Ma mi rannicchio su di te e sento che tutto il male del mondo non mi può toccare, che non importa se non è tutto perfetto, se la vita non è perfetta, se esiste la cattiveria, ed esistono le paure. Ti stringo e so che ho te ed è tantissimo, ed è perfetto, e non esistono
Guardandoti dalla carrozza che riparte so che sei tu a fare la differenza, che siamo noi, nelle nostre diversità.
E penso che ogni giorno felice sarà ancor più felice nell'averti accanto.
Ma quel che mi fa addormentare col sorriso ogni sera è sapere che ogni giorno difficile rimarrò una principessa lo stesso.
A stringere tra le mani la cosa più preziosa di questo mondo.

scritto da Rachele alle 3:12 PM | 4 commenti | Trackback

05 ottobre 2006

Penso che ho di nuovo i brividi e mi lascio prendere da pensieri inutili...

"...da poeti poveri sui miei rami umidi sulle foglie ultime a che cosa pensano questi umani fragili a che cosa servono i miei rami stupidi a che cosa servono se mi lascio prendere da pensieri inutili posso solo esistere In eterno vivere senza avere gli attimi degli amanti giovani degli amori giovani a che cosa pensano questi umani fragili a che cosa servono i miei rami stupidi a che cosa servono se mi lascio prendere da pensieri inutili a che cosa?"

Ci sono momenti in cui vorresti solo sentirti dire che ce la puoi fare.
Ad affrontare tutto questo.
Da sola.
E sei nervosa ed intrattabile e hai un groppo allo stomaco, e vuoi un abbraccio di quelli veri, che ti avvolgano e ti dicano che non sei poi così male, "che qualcosa di buono c'è in te".
E' dura sentirsi inadeguate, è qualcosa che chi ti sta accanto non riesce a capire, e viene quasi spontaneo tirare durezza sulla fragilità, invece che dare un abbraccio, e dire "ehi, tu, siamo io e te, ricordi, ti voglio bene", e bloccare così l'attacco di panico, l'ansia che sale, quel terrore di non essere mai abbastanza.
Chi non l'ha provato difficilmente sa cosa vuol dire, e come ci si sente.
Poi lo si impara a tenere a bada, con amore, tanto amore, lo si tiene nella gola, lo si nutre di quotidianità, di carezze, d'attenzione, di parole buone.

Non sembra, ma serve molta energia da metterci nelle cose, dalle più banali a quelle più importanti.
Ci vuole energia per prendere e fare una scelta, per montare di continuo sui treni, per camminare senza crollare dalla stanchezza, per pensare alla casa, per cercare un lavoro.
Ci vuole tantissima energia e ogni tanto la sera c'è solo bisogno di serenità, di coccole e di abbracci, perchè l'energia la si è già usata tutta durante il giorno.
Sono i momenti in cui si vorrebbero solo attenzioni.
E azzerare quei chilometri.
E stendersi e non aver bisogno di dire nulla, lasciandosi proteggere da quel profumo cui si appartiene.
E quell' "anch'io".

Non saranno più così le sere.
Almeno spero di riuscire a farcela.
Piano pianino...

scritto da Rachele alle 11:21 PM | 1 commenti | Trackback

04 ottobre 2006

Paradossi

Il mio medico di base mi ha spiegato che smettendo di fumare come sta tentando gradatamente di fare la sottoscritta vi è un drastico calo delle difese immunitarie e quindi tutto su un colpo si va soggetti a tutta una serie di fastidi polmonari da cui si era precedentemente immuni.

Giusto perchè la strada non era già abbastanza lunga e perigliosa.

scritto da Rachele alle 11:05 PM | 2 commenti | Trackback

03 ottobre 2006

Una giornata senza pretese...

Passeggiare per la strada mano nella mano.
Un gelato con dei pezzi di cioccolato enormi per consolare il mio dentino appena trapanato, il primo in 23 anni.
Il discutere dei miei vuoti,delle mie paure, delle mie esagerazioni e delle tue mancanze.
Quelle piccole incomprensioni che sanno di normalità, ed è bello vederle così, riderci su, con tutta la fatica che si è fatta ad appianarle.
E poi uno degli ultimi treni e il pensare al futuro.
Caspita.
Buongiorno mondo, buongiorno blog, buongiorno a te...

scritto da Rachele alle 12:34 AM | 2 commenti | Trackback

01 ottobre 2006

...

Stasera un po' di solitudine...
...
E mi manca l'averti vicino...
...
buonanotte...

scritto da Rachele alle 12:54 AM | 1 commenti | Trackback