26 febbraio 2007

Sotto i ferri

Stamattina mi alzo e di buon ora men vo in ospedale, reparto di Oculistica per un piccolo intervento di asportazione di un calazio. Mi avevan detto trattarsi di cosa da svolgersi in ambito ambulatoriale, il mio appuntamento era alle sette e mezza contavo di esserne fuori al più tardi per le otto.
Otto e mezza a casa per le chiacchiere post intervento.
Non è andata esattamente così

[Il giorno dopo: Con due occhi si scrive meglio]

Allora, dicevamo.
Entro in ambulatorio di diagnostica convinta che sarò tagliuzzata immediatamente, il primario mi mette sotto un microscopio, mi punta un faro negli occhi e mi guarda attraverso due lenti constatando che la pallina non si è sgonfiata. Io a quel punto respiro a fondo e aspetto il taglio. Invece no, vengo mandata fuori dicendo "lo faremo quanto prima".
Inizio a pensare che forse questa era solo una visita pre-intervento invece subito arriva un solerte infermiere a condurmi in una stanza ove mi aspetta una fila di sedie a rotelle. Mi viene consegnato un camice e mi viene ingiunto di denudarmi tenendo su di me esclusivamente le mutande.
A quel punto l'unica cosa che son riuscita ad esprimere è stata "scusi, sicuri non ci sia un errore?".

[...dicevamo...]

Purtroppo l'errore non c'era e nel giro di cinque minuti mi son ritrovata desnuda, incamiciata, con un ago nel braccio e degli elettrodi sul cuore. Gentilemente sono stata caricata su una sedia a rotelle e condotta in sala operatoria dove dopo essere stata distesa sul lettino vengo ricoperta da un telo che lascia solo un buco. Per l'occhio.
Da sotto è stato fatto passare il tubo per l'ossigeno, il dottore ha fatto l'anestesia locale e da là la testa ha iniziato a girare vorticosamente. "Dottore, qui gira tutto, lei resti fermo".
Penso di non aver mai visto tanto ossigeno tutto assieme.
La parte migliore in anestesia locale è che ti godi l'operazione come non fosse la tua.
"Adesso sto attorcigliandoti la palpebra, ora inciderò, adesso ti cucio, quel liquido caldino che senti e cola è il tuo sangue".

Detto questo a distanza di quattro giorni dallo sbendamente i punti e il gonfiore ci sono ma il Calazio non sembra essere per nulla scomparso.
Attendo Lunedì per saperlo dalla bocca del primario...

scritto da Rachele alle 4:24 PM | 5 commenti | Trackback

24 febbraio 2007

Tatranky

Abbiamo preso la Skoda [giocattolo].
Abbiamo preso dieci confezioni di wafer Tatranky perchè non erano esattamente sto granchè. Però c'era scritto Danone in piccolo.
E siamo andati al Lucerna.
Ed era una figata pazzesca.




RIVOGLIO IL VIDEO PARTY!!!
ORA!!

[...continua...]

scritto da Rachele alle 11:26 AM | 2 commenti | Trackback

21 febbraio 2007

Mannaggia...

Stavolta avevo proprio tanta voglia di godermi la mia gioia senza pensieri...
E rimanere sognante a parlarti e sentire tutta quella dolcezza.
Invece son qui che già mi vedo Mastella e Casini a braccetto mentre cantano ubriachi.
Orrore.

[Resoconto arriverà, tranquilli :-)]

scritto da Rachele alle 8:14 PM | 2 commenti | Trackback

15 febbraio 2007

Blog a Praga

Sono a far vita di coppia, ci si sente da là.
Buon Carnevale a chi resta.

scritto da Rachele alle 5:15 PM | 2 commenti | Trackback

14 febbraio 2007

Surprised, to see me?

A San Valentino di solito si usa fare gli auguri allla propria dolce metà, oppure regalargli fiori profumosi o biglietti pieni di belle parole. Siccome noi siamo tanto tecnologggici e un po geek, mi sono intrufolato in questo spazio a sua insaputa e ne approfitto per lasciarci un bel mazzo di fiori, da farle trovare al suo risveglio. Voi che passate di qua perdonerete l'interruzione momentanea delle trasmissioni! ;-)
Auguri piccola Rachele.

Un bacio

e.


scritto da Rachele alle 8:35 AM | 2 commenti | Trackback

11 febbraio 2007

Grazie...

Qualcosa da ricordare in una serata semplice.
In momenti in cui c'è tutta la differenza del mondo.
Grazie d'averlo fatto...

scritto da Rachele alle 11:56 AM | 1 commenti | Trackback

09 febbraio 2007

Pensa...

La settimana prossima a quest'ora saremo a Praga...
Io e te...

scritto da Rachele alle 6:18 PM | 1 commenti | Trackback

...

C'era una volta una bambina Puntini con i capelli tutti di lunghezze diverse che camminava il cammino della vita imparando ad amare. Era una bambina difficile, aveva un brutto carattere, però sapeva Amare con tutto il cuore, l'anima e il corpo assieme.
Un giorno sulla sua strada trovo un Tato che iniziava ad essere spennacchiato. Non fu facile per loro all'inizio, non fu facile vivere da amici, non fu facile iniziare un rapporto, non fu facile scoprire d'amarsi e d'avere in comune più di quanto avessero mai immaginato, compreso l'orgoglio.
Una sera dietro a una bottiglia di vino e a una candela spenta Puntini aprì il suo cuore parlando di ciò che vedeva davantia sè, nel cammino della vita. C'è chi pensa che sia facile dire "sì, è quel che voglio"c'è chi pensa sia come bere un bicchier d'acqua promettere la propria vita. Ecco, non lo è. Non lo è dire "rinuncio a tutto il resto", non lo è prendere e fare una scelta in un mondo dove viene incoraggiato il non scegliere, non lo è aprirsi delle parti più intime alla persona che si ama..
Per quelle parti intime ci vuole rispetto.

Quando hai un blog e la persona che ami lo sa si fa fatica a trovare quel compagno nella cattiva sorte che non ti abbandonava mai, E nei momenti tristi non c'è più neppure quello sfogo, che tante volte aveva dato un minimo sollievo. Resta la solitudine di una stanza da letto, resta la notte che fa male col suo silenzio, resta un viso sfigurato dalle lacrime di chi è stato ferito senza motivo.
Quando ami una persona scegli di non metterla in discussione mai, qualunque cosa accada, scegli di non abbandonarla nei suoi momenti difficili, di non lasciarla sola la notte quando sta male, quando ami una persona scegli di dirglielo ogni giorno della tua vita, nel bene e nel male, nei giorni belli o brutti che ti mette davanti il destino. Scegli di portarle rispetto.
Oppure non scegli un bel nulla perchè il cuore ha già scelto per te.

Ci son lacrime che fan più male di altre, lacrime più dure di chi sente di aver perso tanto tempo a parlare senza essere ascoltata. Ci son giorni che si prospettano il giorno dopo più difficili di altri, in cui c'è bisogno d'amore, di sostegno, in cui si vorrebbe solo non essere soli.
Ecco, domani, o oggi come dir si voglia era uno di quei giorni.
E io qui son sola, senza voglia o fiducia di alzarmi presto.

Nessuno dovrebbe mai ferire qualcun altro apposta.
C'è chi non lo sa cos'è portarsi dentro tutto il male del mondo, sentirsi di non meritare nulla, sentirsi solo una sciocca cosa senza valore. C'è chi non lo sa, chi ne ride, chi stigmatizza, chi pensa che siano solo stronzate.
E mi specchio nel silenzio soffocando i singhiozzi sul mio corpo che non ha più forze. Nessuno asciuga le mie lacrime o ripara le ferite con una carezza o un bacio. Nessuno verrà a prendermi oggi solo per rendermi felice, solo per calmare quel dolore, solo per non farmi sentire così insignificante. Eppure ne avrei bisogno. Lo aspetto dal giorno del mio compleanno che mi si venga a prendere per vedermi felice, per placare quel dolore.

E io son qui da sola stanotte, sveglia nel mio vuoto, coi miei lividi e il volto sformato, a non poter urlare, e senza nessuno che mi ascolti. E son qui io che mi guardo e non so riesco a rispettarmi in questo momento, perchè non ce la faccio, perchè penso che se valessi qualcosa non starei così ora, perchè non mi si tratterebbe così, con così poca cura.
Sta a chi ama la cura del rispetto dell'altro.

E io son qui ora che non so più dove, chi e cosa sono.
Però so perchè ti ho scelto.
E perchè ti amo.
Nonostante tutto...

scritto da Rachele alle 1:36 AM | 1 commenti | Trackback

05 febbraio 2007

Update /2

E' andata bene pare. Proprio bene! :-)
E Paolo è proprio un bravo disegnatore, che si sappia!

e.

scritto da Rachele alle 3:38 PM | 7 commenti | Trackback

04 febbraio 2007

[...]

Se proprio vi avanza un briciolo di tempo, ecco, pensate a me stasera.

[...]

scritto da Rachele alle 7:57 AM | 2 commenti | Trackback

02 febbraio 2007

Update

Uff.
Uff.
Al mio tato le mie novità pare non piaceranno.
[...]

[edit: Paolo, insomma, io le ho già avute, sai che Rachele precorre i tempi :-P]

scritto da Rachele alle 12:40 AM | 4 commenti | Trackback