24 febbraio 2008

Marianna Madia, come volevasi dimostrare

L'altro giorno sentendomi dire che una ricercatrice ventisettenne era stata messa capolista alla camera in Lazio commentavo sarcasticamente "sarà un'amica della figlia di Veltroni".
Non mi sbagliavo di molto, è la figlia di un amico di Veltroni deceduto da qualche anno.
Ed è una che a quanto pare non ha fatto la ricercatrice, almeno per come la intendo io visto che alla tenera età di ventisette anni aveva due lavori di tipo "privato".
Giusto per intenderci ho seguito corsi tenuti da Ricercatori di trenta trentacinque anni a settecentoquaranta euro al mese che oltre alla ricerca dovevano sobbarcarsi l'onere dell'insegnamento.
Io capisco che alla fine è solo politica, è solo marketing e così via ma il concetto che a mio parere passa è che in politica se non hai qualche santo in paradiso o qualche raccomandazione non vai da nessuna parte. Se se ne fa una questione di principio tra la raccomandazione della rossa del grande fratello e quella di questa ragazza c'è solo un'innegabile differenza di buongusto, ma sempre di spintarelle si parla.
Non sto mettendo in dubbio le qualità della ragazza, solo mi lascia un po' perplessa il modo in cui è stata sbandierata quando sarebbe stato meglio puntare esclusivamente sulla sua giovane età; con certe entrature il curriculum non è difficile farselo, a prescindere dai meriti personali.
Io capisco che la mossa "rivoluzionaria" è mettere dei Giovani a capo delle liste (cosa che peraltro con le liste strutturate in questo modo trovo solo uno specchietto per le allodole), tuttavia a mio parere sul "quali" giovani si poteva lavorare meglio; chè va bene che "in politica va così" ma se si vuol cambiare davvero qualcosa qualche scelta che non sia solo fumo sarebbe auspicabile...

scritto da Rachele alle 11:40 AM

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