Suzanne
Strano come la stessa canzone possa richiamarti alla mente momenti ed episodi che nulla hanno a che fare tra di loro, persone che mai si sono conosciute.
Strano il modo in cui la vita sa giocare a carte in maniera quasi beffarda.
E rivedi una casa, l'i-pod attaccato alle casse, i biscotti con le gocce di cioccolato, il divano letto, una lacrima la notte, i discorsi sul divano, un soprannome "ti chiamerò così, per quanto lo vorrai, fino a quando ne avrai voglia", un concerto, il Nescafe. Lo bevo ancora senza zucchero io, e lo allungo con l'acqua fredda se posso. Lo so che fa schifo, ma non riesco a farne a meno.
Ho amato istintivamente Suzanne, la conosco da tanto tempo, ma ricordo il momento in cui ci siamo incontrate e abbiamo capito quanto fossimo parte l'una dell'altra.
Avrei potuto scegliere tante altre donne, ho scelto lei.
C'è una piccola Suzanne in ognuno di noi, forse.
scritto da Rachele alle 4:49 PM
4 Commenti:
Ciao Chele,
condivido, a modo mio, dalla prima all'ultima riga, è la mia canzona preferita.
You will trust her for she's touched yuor perfect body with her mind.
Un bacione,
Dodi
8:27 AM
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