Penso che ho di nuovo i brividi e mi lascio prendere da pensieri inutili...
Ci sono momenti in cui vorresti solo sentirti dire che ce la puoi fare.
Ad affrontare tutto questo.
Da sola.
E sei nervosa ed intrattabile e hai un groppo allo stomaco, e vuoi un abbraccio di quelli veri, che ti avvolgano e ti dicano che non sei poi così male, "che qualcosa di buono c'è in te".
E' dura sentirsi inadeguate, è qualcosa che chi ti sta accanto non riesce a capire, e viene quasi spontaneo tirare durezza sulla fragilità, invece che dare un abbraccio, e dire "ehi, tu, siamo io e te, ricordi, ti voglio bene", e bloccare così l'attacco di panico, l'ansia che sale, quel terrore di non essere mai abbastanza.
Chi non l'ha provato difficilmente sa cosa vuol dire, e come ci si sente.
Poi lo si impara a tenere a bada, con amore, tanto amore, lo si tiene nella gola, lo si nutre di quotidianità, di carezze, d'attenzione, di parole buone.
Non sembra, ma serve molta energia da metterci nelle cose, dalle più banali a quelle più importanti.
Ci vuole energia per prendere e fare una scelta, per montare di continuo sui treni, per camminare senza crollare dalla stanchezza, per pensare alla casa, per cercare un lavoro.
Ci vuole tantissima energia e ogni tanto la sera c'è solo bisogno di serenità, di coccole e di abbracci, perchè l'energia la si è già usata tutta durante il giorno.
Sono i momenti in cui si vorrebbero solo attenzioni.
E azzerare quei chilometri.
E stendersi e non aver bisogno di dire nulla, lasciandosi proteggere da quel profumo cui si appartiene.
E quell' "anch'io".
Non saranno più così le sere.
Almeno spero di riuscire a farcela.
Piano pianino...
scritto da Rachele alle 11:21 PM
1 Commenti:
Sembrerebbe un caso, ma l'inadeguatezza sembra essere il fil-rouge di un periodo comune di scazzi.
Vai Han, che la Forza sia con te .
4:42 AM
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