27 marzo 2007

...

Son giorni in cui vorrei raccontare della mia vita in aereoporto, dei miei week end frenetici, di progetti per il futuro.

Ma poi ci sono cose che cancellano e annientano la voglia di sorridere.
C'è una cosa di base.
Ci sono atteggiamenti che si possono sopportare, modi fastidiosi.
Ma il rispetto è una cosa diversa, il rispetto dell'individuo.
A quelle come me puoi togliere ogni cosa, ma mancare di rispetto vuol dire distruggere, distruggere e basta.
Non capisco chi riesce a rovinare delle cose che potrebbero essere belle e serene solo per il gusto di doverci infilare un sopruso gratuito, una cattiveria, una crudeltà. Non capisco chi sa trattare con crudeltà solamente le persone che gli danno amore.

Nessuno dovrebbe mai lasciarsi mancare di rispetto per abitudine, come la sua vita non valesse nulla. Quando fa troppo male vuol dire che il limite è stato passato e non si può più reagire in maniera normale, si può solo urlare per tutto il male che fa sentirsi un banale oggetto senza valore.
Un'accozzaglia sparsa di ricordi mi gira nella testa e non riesco a mettere in ordine,e piango, e piango e continuo a risentire una voce che mi dice seria "in un altro luogo qualcuno sarebbe potuto morire per questo".
La vita è troppo breve per dover subire la cattiveria altrui.
E non son buchi, ma son voragini, voragini di fiducia che si aprono e che non basta una carezza per lenire, non bastano le parole.
Parole, parole, parole, e la testa gonfia che esplode. E poi tutto attorno che brucia e fa male, un occhio che non guarisce perchè è stato tumefatto per le troppe lacrime.

Contano i fatti.
Solo fatti.
E che io mi svegli domani purtroppo non è scontato.
Perchè è un mondo stupido che ci da l'illusione che sia tutto logico e lineare.
Fanculo, non è così, io lo so, e ci provo ogni santo giorno a pensare che se era il mio ultimo giorno di vita ho fatto qualcosa per renderlo felice.
Non lascerei mai una cosa importante in sospeso per giorni, figuriamoci per mesi come non valesse nulla.

Le promesse si mantengono.
Non si mantengono "domani", si mantengono e basta.
I fatti non sempre si devono toccare, i fatti sono la realtà.
Le promesse si mantengono, e io son talmente rotta dentro che non so quanto mi ci vorrà per aggiustarmi nè cosa ci vorrà, non so più nulla.

So solo che sto male e sto piangendo.
E non so se ci sarà domani.

scritto da Rachele alle 11:26 PM

3 Commenti:

blu dice:

Non so, perciò non giudico. Ma non si può chiedere all' altro, così esplicitamente, la forza che abbiamo noi. Perchè gli si fa sentire, in un momento difficile, ancor più la difficoltà, il dislivello, la responsabilità della nostra felicità che non dovrebbe percepire così drammatica. E' difficile vivere serenamente qualcosa così. Ancor più superare i momenti difficili. Che non si superano con promesse, (obblighi morali), ma con abbracci (slanci spontanei) che se non ci sono, o ci son troppe spine per riuscire a fare (che ci si fa male, ricordo..) non ci si deve arrabbiare, per quanto faccia male..

E aspettare...

...e aver fiducia nella proprio bellezza... ed è quella che, immtivatamente, a volte ci manca..



Sono i sorrisi, più di mille parole, che aiutan le parole e poi ancora le parole i sorrisi.

..e poi gli abbracci..

Un abbraccio,

ciao..

10:39 PM

 
Anonimo dice:

Bello sentir parlare di rispetto degli altri, quando ci si comporta diversamente.

1:09 PM

 
Rachele dice:

A volte non capisco chi viene a dare lezioni di vita o spargere pillole di saggezza non richieste senza firmarsi.
Non so se tu sia un troll, una persona che non ha niente di meglio da fare nella vita, o qualcuno che pensa di parlare con cognizione di causa.
Fatto sta che il mio post era un post puntuale, dettato dagli emeriti cazzi miei.
Se hai altro da dire in proposito ti prego di firmarti.

12:56 AM

 

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